I magnifici risultati della missione “Un Lembo di Patria” sono stati presentati al pubblico il 28 luglio u.s. Un giorno che rimarrà scolpito nella storia dell'esplorazione subacquea e del patrimonio marittimo italiano.

A cura di Marco Mori

A Genova, il 28 luglio 2023, presso il Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi, si è svolta la conferenza stampa convocata per presentare i risultati di “Un Lembo di Patria”, l’ultima missione esplorativa sull’Andrea Doria: l’evento ha trascinato il pubblico in un emozionante viaggio attraverso il tempo e le profondità dell’Oceano Atlantico, riportando alla luce uno dei pezzi più importanti della storia navale italiana.

La spedizione “Un Lembo di Patria”, una straordinaria collaborazione internazionale, coordinata da Phy Diving Equipment e sostenuta dal patrocinio del Comune di Genova e dalla Fondazione Ansaldo, ha affrontato l’incredibile sfida di esplorare lo stato attuale del relitto dell’Andrea Doria, il leggendario transatlantico costruito nei cantieri navali Ansaldo di Sestri Ponente, entrato in servizio esattamente 70 anni fa, nel 1953.

L’Andrea Doria, oltre a essere un’icona della cantieristica navale genovese, è un simbolo di eccellenza e innovazione italiana. Anche a settant’anni dal suo tragico affondamento, avvenuto nel luglio 1956 a seguito di una collisione con la nave svedese Stockholm, questo transatlantico continua a catturare l’immaginazione di appassionati di storia, esploratori e persone varie – non solo subacquei o marittimi – di tutto il mondo.

Nel corso della conferenza stampa, l’assessore comunale allo Sport e Turismo, Alessandra Bianchi, ha aperto il cuore della città di Genova e dell’Italia intera verso l’Andrea Doria, dichiarando: “L’Andrea Doria è un pezzo di storia di Genova, dell’Italia e del mondo intero. Nonostante siano trascorsi 70 anni dal suo affondamento, l’Andrea Doria resta un mito e poterne studiare, da vicino, gli esterni e gli interni, come è stato fatto a luglio e come sarà fatto nel 2024, è un modo per dare ulteriore stoffa a un filo che non si è mai interrotto.”

Le emozionanti immagini catturate dal team di subacquei, composto da tre americani e tre italiani, tra cui l’organizzatore della spedizione, Andrea Murdock Alpini, hanno regalato al pubblico uno sguardo senza precedenti sul relitto. L’Andrea Doria giace a 74 metri di profondità sul fondale dell’Oceano Atlantico, al largo dell’isola di Nantucket, e l’approccio attento e rispettoso del team ha reso possibile una documentazione meticolosa del relitto, dalla prua alla poppa.

Ma questa spedizione non si è limitata all’aspetto visivo. I subacquei hanno recuperato reperti preziosi, tra cui due lampade appartenenti al sistema di illuminazione di bordo. Attualmente, questi reperti storici sono in fase di restauro negli Stati Uniti e saranno presto donati alla Fondazione Ansaldo e al Galata Museo del Mare di Genova. Questi oggetti non sono solo testimonianze materiali della storia dell’Andrea Doria, ma sono diventati anche simboli di eroismo, poiché la luce di queste lampade è stata tenuta accesa dagli Ufficiali di Macchina e dal personale di sottocoperta nelle ultime ore di vita della nave, prima del suo tragico affondamento.

Il momento più toccante della spedizione subacquea è stato quando, il 26 luglio 2023, esattamente all’ora dell’affondamento, il team di sommozzatori ha posato un piatto commemorativo sull’Andrea Doria. Questo piatto, dipinto dall’artista varesina Emanuela Rossato, è uno dei dodici piatti esclusivi realizzati per l’occasione e sarà a disposizione di pochissimi fortunati collezionisti.

Ma la missione “Un Lembo di Patria” non si è limitata alla documentazione del relitto. Ha anche svolto ricerche scientifiche fondamentali in collaborazione con l’Hyperbaric School Padua e il CNR Niguarda. Queste ricerche hanno esplorato gli aspetti fisiologici e biologici legati alle immersioni prolungate, aprendo nuove possibilità per la medicina subacquea e iperbarica e per le applicazioni tecnologiche nelle spedizioni sportive avanzate.

Alla conferenza stampa erano presenti i membri italiani del team: Andrea Murdock Alpini, l’instancabile organizzatore della spedizione; David D’Anna e Marco Setti, gli altri due componenti italiani del suo team; Claudia Cerioli, responsabile degli Archivi di Fondazione Ansaldo; e Valeria Magliano, in rappresentanza del Galata Museo del Mare.

Questa conferenza stampa è stata molto più di una semplice presentazione di risultati. È stata un tributo appassionato a un pezzo di storia italiana e un inno alla perseveranza umana. La missione “Un Lembo di Patria” ha riportato alla luce non solo il relitto dell’Andrea Doria ma anche il nostro orgoglio nazionale.

E mentre il mondo aspetta con impazienza il documentario completo di questa epica spedizione e le anticipazioni sulle nuove ricerche del 2024 mirate ad esplorare gli interni della nave, l’Andrea Doria continua a vivere nei nostri cuori e nelle nostre menti, grazie all’impegno e alla passione di individui speciali come i membri del team di “Un Lembo di Patria”.

Dopotutto, la sua storia non è solo un lembo del nostro passato, ma anche una luminosa stella che guida il nostro futuro nell’esplorazione delle profondità marine e nella preservazione della nostra eredità marittima più prestigiosa.

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