Intervista d’autore esclusiva al progettista di “iX3M 2”, il nuovissimo, avveniristico computer subacqueo da polso di “Ratio Computers”. E dove andarlo a vedere di persona in anteprima se non all’EudiShow di Bologna? Non perdetevelo!

A cura di Claire Beaux con Marco Mori. Foto di Luisa Albezani, Alessandro Grasso, Cristian Bozzo.

«Il corso di Nitrox avanzato era lì lì per cominciare e stavo controllando l’attrezzatura. La cosa che mi preoccupava di più era il mio computer: un modello semplice, acquistato quattro anni prima, un modello base ottimo per le immersioni da subacquea ricreativa quale ero stata fino a quel momento…». Esordisce così Claire Beaux, che poi continua col seguente racconto-intervista su come ha avvicinato il “creatore” del nuovo computer subacqueo iX3M 2, Marco Mori, per l’esclusiva che vi proponiamo in anteprima qui sulle pagine di SerialDiver: «Ho cominciato a guardare in rete, a leggere recensioni e commenti sui vari computer in commercio per immersioni tecniche e avanzate, ma ne avevo ricavato solo tanta confusione e incertezza. Poi mi sono detta: “io però conosco Marco (Mori), il fotografo sub che lavora in Ratio Computers e ricordo che mi aveva chiesto opinione sulle schermate di un nuovo computer a cui stava lavorando: quale persona migliore se non lui per capirci un po’ di più?” E così, messaggio dopo messaggio, ci è venuta l’idea che la storia di Marco e il suo team, della realizzazione di iX3M 2 e delle sue peculiari caratteristiche doveva essere condivisa con la comunità subacquea. Ed eccola qua…»

CLAIRE: Marco, tu lavori in Ratio Computers, divisione della Dive System che si occupa di computer subacquei: com’è avvenuto il vostro incontro?

MARCO: «La mia avventura in Ratio Computers è iniziata per puro caso. Tre anni fa, mentre lavoravo ancora in Siemens, ho condiviso sui social delle fotografie che avevo fatto durante un’immersione sulla motonave Viminale insieme all’amico fraterno Andrea Murdock Alpini. Ricordo ancora l’emozione nel catturare la bellezza della ruggine che a – 106 metri ricopriva il quadro elettrico della motonave. Tra i miei contatti che videro quelle immagini c’era Giacomo Guerrieri, di Dive System, dove stavano cercando un ingegnere elettronico. Giacomo era ignaro del mio titolo e con piacere mi chiese se fossi interessato. Così, grazie a uno scatto, a un’amicizia e a una condivisione in rete è cominciata la mia “nuova” vita in Ratio Computers.»

Qual è stata la tua esperienza finora in questa divisione?

«Raccontare la mia esperienza in Ratio Computers è un po’ come raccontare un lungo viaggio subacqueo. Fin dal mio arrivo in azienda ho potuto immergermi in un mondo affascinante in cui la tecnologia e la passione subacquea si fondono in un connubio unico. Ogni giorno è stato, ed è, un’opportunità per imparare, scoprire e mettere alla prova le mie capacità come ingegnere e come subacqueo appassionato. Ratio Computers è molto più di un’azienda per me, è la realizzazione di un sogno condiviso con un team eccezionale. Come dico sempre ai miei colleghi, siamo ingegneri collaudatori: progettiamo e sviluppiamo attrezzature subacquee che testiamo in prima persona nelle immersioni più estreme. Mi capita spesso che durante un’immersione impegnativa, al momento della decompressione, faccio spazio nella mia mente e comincio a ideare qualcosa di nuovo. Una volta emersi, la condivisione reciproca dei pensieri e delle idee è il punto di partenza dei nostri progetti.»

Da dove nasce il connubio tra ingegneria e passione subacquea?

«Viene dalla mia profonda sete di esplorazione che si è manifestata già quando ragazzino, insieme a mio cugino, affascinati dal film “Viaggio al centro della Terra”, indossavamo i panni degli esploratori per trovare fra gli scogli dell’Isola d’Elba l’ingresso per il centro della Terra, come faceva Oliver Lindenbrook. Se poi aggiungi la mia convinzione che la tecnologia può cambiare in meglio l’esperienza subacquea, hai già tutti gli ingredienti. Negli anni, ho completato la mia formazione fino a diventare un istruttore subacqueo e potermi immergere nelle profondità marine, grotte e relitti in tutto il mondo. Parallelamente ho studiato ingegneria e ho iniziato a vedere l’immersione subacquea come un campo in cui la tecnologia è in grado di apportare miglioramenti significativi. Questo legame tra il mio amore per l’immersione e le competenze ingegneristiche ha dato vita alla mia “missione” di creare strumenti subacquei avanzati e ho sempre creduto che abbia ispirato la mia carriera in Ratio Computers. La fusione di queste due passioni è stata una forza trainante nella creazione di iX3M 2, un dispositivo che riflette e coniuga il mio lato tecnico ingegneristico e il mio amore per la subacquea.»

Chi ti è stato di ispirazione?

«A costo di risultare banale, ti rispondo “Jacques-Yves Cousteau”! Il suo contributo all’esplorazione subacquea è stato ineguagliabile: non solo ha aperto le porte al mondo sommerso grazie alle sue incredibili imprese e documentari, ma ha anche promosso la conservazione degli oceani e la preservazione dell’ambiente marino. La sua determinazione nell’esplorare l’ignoto e nel condividere le meraviglie del mondo subacqueo con il pubblico ha ispirato molte generazioni di subacquei, me compreso. Poi non posso non citare anche opere letterarie come L’Uomo e il Mare, poesia di Charles Baudelaire, che ha il potere di evocare la profonda connessione tra l’uomo e l’oceano, descrivendo il mare come uno specchio dell’anima umana. Questa visione ha contribuito a forgiare la mia percezione della subacquea come un’esperienza profondamente personale, intima. Oserei dire “spirituale”. E anche Julio Verne ha influito sulla mia passione per l’esplorazione subacquea, grazie al suo romanzo 20.000 Leghe Sotto i Mari (e al già citato Viaggio al centro al centro della Terra). Le avventure del Capitano Nemo e del sottomarino Nautilus hanno alimentato la mia immaginazione sin da giovane, facendomi sognare di scoprire mondi sottomarini incantati. La combinazione di figure reali e fonti letterarie ha sicuramente contribuito e guidato il mio percorso nella creazione del iX3M 2 come nella mia continua esplorazione delle meraviglie del mondo subacqueo.»

Parlaci dunque della tua “creatura”: come nasce iX3M 2?

«iX3M 2 nasce da un profondo impegno per l’innovazione e dall’obiettivo di creare un dispositivo subacqueo all’avanguardia che potesse soddisfare le esigenze dei subacquei moderni. In ciò questo computer subacqueo rappresenta davvero qualcosa di piuttosto straordinario, una speciale evoluzione dei nostri modelli precedenti, basata sull’esperienza pluriennale di Ratio Computers nel settore e sui preziosi feedback di subacquei da tutto il mondo.»

È più un’evoluzione del precedente modello (iX3M) o è un prodotto del tutto nuovo?

«Direi un mix equilibrato di entrambe le cose, con una spiccata propensione verso il futuro. Mi spiego: per un verso abbiamo mantenuto i punti di forza dei nostri dispositivi precedenti, come l’affidabilità, la robustezza e la facilità d’uso, ma li abbiamo ulteriormente perfezionati. Inoltre, abbiamo introdotto funzionalità del tutto nuove e miglioramenti significativi per fornire una soluzione completa alle esigenze subacquee più moderne. Una delle caratteristiche distintive di iX3M 2 è la sua flessibilità: è in grado di adattarsi alle diverse modalità, dalle semplici immersioni ricreative a quelle tecniche più avanzate in Trimix o CCR. L’interfaccia utente è stata ottimizzata per garantire una visualizzazione chiara e immediata dei dati: il display è realizzato in plexiglass da 6 mm di spessore, scelta che assicura la durabilità dello strumento. Il design ergonomico e robusto è realizzato con materiali di alta qualità: la cassa è costituita da un polimero caricato in fibra di vetro (XEF02) per la resistenza meccanica ma al tempo stesso è molto leggera. Le parti metalliche sono in acciaio inox 316L per prevenire la corrosione marina. Dettagli che rendono iX3M 2 uno strumento perfetto per resistere alle sfide dell’ambiente acquatico anche in condizioni subacquee avverse. Sono orgoglioso di iX3M 2, perché è il risultato di una costante ricerca di perfezionamento e innovazione, frutto del nostro impegno per soddisfare le esigenze della comunità subacquea e consentire a tutti di esplorare il mondo sommerso in modo sicuro ed entusiasmante.»

Quanto di tuo hai messo in iX3M 2, oltre alle conoscenze tecniche?

«Ho investito letteralmente “il mio cuore e la mia anima” nel iX3M 2. Sono innamorato dell’immersione subacquea sin da quando ho indossato la mia prima maschera e ho respirato con il mio primo erogatore. Questa passione ha guidato ogni momento del mio lavoro: durante le varie fasi dello sviluppo di iX3M 2 è stata la forza trainante dietro ogni decisione che abbiamo preso. Come subacqueo, istruttore, rebreather diver e fotografo ho vissuto ogni aspetto dell’immersione. Quindi le nuove funzionalità di iX3M 2 sono state pensate e progettate per venire incontro a tutte le nostre esigenze. La mia esperienza personale mi ha aiutato a identificare le sfide e le opportunità uniche che affrontiamo nelle immersioni, così ho cercato di approcciarle con creatività e innovazione. Il mio obiettivo con iX3M 2 è quello di condividere la gioia e la meraviglia delle immersioni con il mondo intero. Il mio intento era creare uno strumento non solo estremamente funzionale, ma anche emozionante da usare, perché l’immersione è una passione che tocca il cuore di chi la vive. Ogni caratteristica e ogni dettaglio sono stati plasmati dalla mia dedizione e dalla mia profonda connessione con il mondo subacqueo. Quindi, sì, ho messo molto di me stesso nel iX3M 2, non solo in termini di conoscenze tecniche ma anche in termini di passione, dedizione e amore per l’immersione. Spero che chiunque utilizzerà il iX3M 2 possa percepire e vivere queste stesse emozioni nelle sue avventure sommerse, proprio come succede a me.»

M’hai messo un bel po’ di curiosità per iX3M 2: innanzitutto il nome, da dove nasce?

«Il nome iX3M 2 deriva da Extreme, poiché rappresenta un computer subacqueo progettato per le immersioni più estreme. Anche se – come già detto – risulterà adatto pure in tutte le altre tipologie d’immersioni.»

Tradotto più sul tecnico, in quanto a possibilità di scelta di miscele e modalità di immersione, cosa offre iX3M 2?

«Tutta una serie di caratteristiche avanzate, tra cui la versatilità nell’impiego con le Miscele: il computer supporta miscele binarie e ternarie riconfigurabili in qualsiasi momento dell’immersione, caratteristica che lo rende utile per quei subacquei un po’ “soprappensiero” – per non dire “sbadati” – o in caso di lost-gas (= perdita di gas).

iX3M 2 è adattabile a qualsiasi profilo d’immersione (OPEN CIRCUIT, CCR, GAUGE e FREE) e permette di selezionare anche fra algoritmi decompressivi differenti, tra cui Bühlmann e VPM.

È possibile anche visualizzare la schermata GAUGE/Profondimetro per chi desidera utilizzarlo solo come misuratore di profondità. Inoltre abbiamo realizzato un modello interamente dedicato a chi utilizza la deco mnemonica UTR come sistema decompressivo e questa, a mio avviso, è una vera novità nel modo subacqueo.

Infine è disponibile l’impostazione del computer anche in lingua italiana; si possono scaricare aggiornamenti gratuiti e – grazie a un programma dedicato – riceverne di nuovi.

Insomma, iX3M 2 è il compagno ideale per subacquei che desiderano esplorare le profondità marine in tutta sicurezza e precisione»

Hai accennato di aver ricevuto feedback da subacquei di tutto il mondo ma da dove provengono maggiormente gli elementi che hanno guidato la realizzazione di questo strumento?

«Ti ringrazio per questa domanda, che mi sta particolarmente a cuore, per l’opportunità che mi dà di ricordare con soddisfazione che iX3M 2 è un prodotto ideato, progettato, costruito e testato interamente in Italia. Ogni subacqueo italiano potrà (e dovrebbe) essere orgoglioso di questo!»

Mi hai parlato di un team di esperti… che ci dici di loro?

«Il team di Ratio Computers è la linfa vitale dell’azienda: ognuno di noi contribuisce in modo unico e prezioso alla missione di portare l’innovazione subacquea a nuovi livelli. Condividiamo l’amore per l’immersione subacquea e la tecnologia, il che ci rende più di un semplice team; siamo una famiglia unita dalla stessa visione.

Per cominciare Francesco Ruggiu, vero e proprio jolly nel nostro laboratorio. La sua dedizione e il suo impegno sono straordinari. Rappresenta la memoria storica del gruppo ed è l’artefice di molte delle nuove idee meccaniche che trovate in iX3M 2; Francesco lavora instancabilmente perché ogni dettaglio deve essere perfetto.»

Denis Giambarrasi è il nostro istruttore di immersioni, esperto e preciso. La sua vasta esperienza subacquea è di inestimabile valore nel processo di progettazione. Ci aiuta a capire appieno le esigenze dei subacquei e a tradurle in funzionalità pratiche e utili. La sua conoscenza del mondo subacqueo è fondamentale e un grande valore aggiunto per garantire che iX3M 2 sia uno strumento affidabile per ogni subacqueo.

Infine Federico Aimo, il mio braccio destro. È il nostro talento, sempre alla ricerca di modi innovativi per migliorare iX3M 2. La sua determinazione è il fattore trainante nel nostro team. Lavora instancabilmente per assicurarsi che ogni aspetto del nostro computer subacqueo sia all’altezza delle aspettative.

Siamo un po’ come i quattro moschettieri: insieme siamo più che la somma delle nostre parti. Siamo coesi, appassionati, lavoriamo senza stancarci perché vogliamo portare l’innovazione subacquea a tutto il bacino subacqueo.

In iX3M 2 c’è un pezzettino di noi e il suo successo annunciato è il risultato del nostro impegno collettivo.»

Si può migliorare ancora, in termini di sicurezza, materiali, tecnologia ecc?…

«Direi proprio di sì! La nostra dedizione all’innovazione è costante. Il nostro impegno è offrire ai subacquei il miglior prodotto possibile sotto tutti gli aspetti. Anzitutto coprendo proprio ogni possibile margine di miglioramento. Ma nessun nostro studio si ferma, anche le nostre ricerche più avanzate proseguono…»

Con quali prospettive, se puoi anticiparci qualcosa?…

«Per esempio, una delle aree in cui stiamo investendo è la navigazione subacquea…»

Oh…questa è bella! Cioè?

«Posso annunciarti – e mi sento orgoglioso di farlo – che stiamo attualmente sviluppando un nuovo modello con funzionalità GPS integrate per una navigazione subacquea ancora più pulita e intuitiva. Questo nuovo GPS consentirà il riconoscimento preciso del punto di immersione, offrendo ai subacquei una maggiore sicurezza e la possibilità di esplorare i fondali marini con una maggiore consapevolezza. Anzi… ti svelo un segreto a proposito del GPS: in iX3M 2 c’è una sorpresa! Ho inserito una sorta si “Easter-egg” (letteralmente “uovo di Pasqua”, con riferimento alla sorpresa: in informatica, è un contenuto innocuo, un po’ bizzarro e utile che i progettisti nascondono nel prodotto-n.d.r.): ho, per così dire, “reso riconoscibili” alcuni tra i più famosi siti di immersione. Quando il subacqueo è prossimo al sito, il computer riconosce il luogo e ne visualizza il nome. È il nostro personale tributo a siti particolarmente prestigiosi, come UBoot455 o la Haven, per esempio. Ma lascio a tutti voi l’esperienza di scoprirne uno dopo l’altro.»

Allora grazie fin da adesso! E per quanto riguarda il resto?

«Anche l’ambito dei materiali avanzati è oggetto di studio: vogliamo rendere i nostri computer ancora più resistenti e affidabili, soprattutto in ambienti marini impegnativi. La tecnologia è in costante evoluzione, così c’impegniamo a rimanere al passo. Se possibile, addirittura un passo avanti. Per fare tutto ciò pensiamo che sia essenziale ascoltare le esigenze della comunità subacquea e NON trascuriamo nessun feedback. La soddisfazione dell’utente è il nostro principale obiettivo!»

La nostra chiacchierata mi ha fatto venire voglia di “mettere le mani” su iX3M 2, di usarlo nelle mie immersioni: farai a breve delle presentazioni al pubblico? Ci saranno delle occasioni perché i potenziali utenti possano vedere direttamente i vostri computer e scambiare con voi opinioni e idee?

«Certo! Quale occasione migliore se non la prossima edizione dell’EUDI Show 2023 ormai quasi alle porte: lo stand della Dive System sarà presente come sempre, quest’anno nelle date dal 13 al 15 ottobre a Bologna Fiere (STAND: A63-B60-B61-B64-B65-C60-C66).

Sarà l’occasione perfetta per incontrarci di persona, un momento per approfondire le nostre tecnologie e condividere la passione che ci accomuna per l’immersione subacquea. Vi aspettiamo con entusiasmo!»

Marco, in omaggio alla creatività, alla passione e alla voglia di migliorarvi che mostri in modo così trascinante, mi sono riservata per ultima la domanda delle domande: c’è uno strumento, un’attrezzatura che vorresti ancora realizzare? Insomma: il tuo sogno nel cassetto?

«Ne ho uno in cima a tutti ed è quello di realizzare un rebreather completamente italiano, un dispositivo subacqueo rivoluzionario che possa portare l’esperienza subacquea a nuovi livelli di sicurezza ed efficienza. Sogniamo di creare un rebreather che sia il risultato della passione, della dedizione e delle competenze italiane nel mondo dell’ingegneria subacquea!

Vorremmo sviluppare una macchina che sia all’avanguardia in termini di tecnologia, affidabilità e facilità d’uso, offrendo ai subacquei – a tutti i subacquei – una soluzione completa per esplorare le profondità marine in modo sicuro e appassionante. Questo sogno rappresenta la nostra ambizione di contribuire in modo significativo al mondo delle immersioni, offrendo un prodotto che sia un’eccellenza italiana nel settore.

Siamo fermamente convinti che, con la giusta passione e determinazione, possiamo trasformare questo sogno in realtà e continuare a sorprendere e ispirare la comunità subacquea con innovazioni straordinarie.»

Il nostro “Chi è” sull’intervistato

Marco Mori è ingegnere elettronico con predilezione per i progetti di innovativi apparecchi e strumenti per l’immersione. Da sempre fervente appassionato di subacquea, è pluriqualificato istruttore d’immersione tecnica, affermato fotografo subacqueo ed esploratore di ambienti sommersi particolari o estremi (relitti, grotte, miniere, alta profondità), che ama rappresentare in impareggiabili immagini e raccontare con parole suggestive dalle pagine di diverse riviste per sub.

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