Amici, ricordi, storia di un tempo.

Di Giorgio Anzil

European Dive CenterQuesto omaggio nasce da una nota malinconica. Dagli anni che passano. A quello che purtroppo non sarà più. Anche se una nuova era è alle porte.
Riguardando le foto mi accorgo del tempo che fu. Rivedo le immagini scorrere in quel film che si chiama vita. Risento la musica, il chiasso, rivedo la confusione, le panche, i carrelli che vanno su e giù. Chissà quanti di voi in questo momento rivivono le stesse sensazioni.
Ricordo ancora, in quella piccola e accogliente casa in corso Sicilia, Miles che lavora a quello che diventerà il logo del diving, mi rivedo a Rivoli nella bella villa di famiglia Pizzo ad ascoltare i sogni di un giovanotto che la domenica prima ci aveva fatto svestire davanti al lussuoso Hotel per fare una immersione sul Promontorio, mi rivedo alla panineria a srotolare i disegni e i progetti del diving. Mi rivedo: questo vuol dire che inizio a essere vintage anch’io. Come passano gli anni.
Si apre, i primi aiuti: Carlo, Giorgio, Marina e tanti altri amici. Una colonia torinese che sistematicamente tutti i fine settimana si spostava su Santa Margherita Ligure. Si aggiungevano amici da tutta Italia, iniziavano gli anni dei record. Iniziava l’era del diving moderno, attrezzato, professionale, dove la passione e l’amore per il mare si fondevano con il calore e l’incontro al momento dell’aperitivo post immersione.

Che giorni fantastici, che ricordi! Era nato un duo di eccezione: Antonio Pizzo e Miles Crookes in The European Dive In Center.

A volte, con gli amici di sempre, rammentiamo come Antonio sapeva far sognare con i suoi racconti le giovani leve, giovani leve che oggi, sono proprietari di Diving o fanno le guide. Che se ne dica, il mondo subacqueo è passato attraverso lui, attraverso loro, attraverso The European.
Negli anni novanta per il Duo inizia la notorietà: diventano così importanti e famosi che tutti gli riservano articoli e presenze in trasmissioni legate al mare.

La sezione dedicata ai grandi libri della subacquea di Aqva a firma di Paolo Fossati – che ancora oggi con le sue foto e la sua penna fa la differenza nel mondo del giornalismo subacqueo – gli dedica uno speciale su “Le 20 migliori immersioni italiane” e di fatto entrano nella storia. In realtà già molto conosciuta, l’immersione in questione diventa subito famosa: Punta Pizzo. Già, Punta Pizzo, in quanti la conoscono? In quanti possono dire di averla fatta? Oggi riaperta solo in rarissime occasioni.

Non era ancora tempo degli abbandoni all’autogrill ma, nell’aria, aleggiava qualcosa di strano. Certo, negli anni si sono commessi errori, la macchina dei record s’inceppava, fino alla divisione dei soci e qualche amicizia interrotta bruscamente. Cose che capitano nella vita, ma una cosa è certa, se i giovani domani vorranno intraprendere un’attività similare, davanti ai loro occhi avranno questo pezzo di storia. Oggi il Tortuga sta provando a riportare in vita quel periodo: sono molto bravi e sicuramente faranno buone cose. Sono contento di sapere che una nuova era ha inizio. Molti nuovi subacquei potranno contare su un luogo che ha fatto epoca. A loro auguro di non provare mai questa malinconia.
P.s.: The European DC è ancora vivo e vegeto, e Antonio lo sta ricostruendo con passione e amore… e questa è un’altra storia.

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