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No, non si tratta di video-chiamarsi sott’acqua. Bensì di un progetto – protagonisti giovani allievi di un liceo – basato sull’utilizzo del proprio smartphone come autentica foto-video-camera subacquea. Grazie a rivoluzionarie scafandrature universali, nelle quali è possibile adattare centinaia di modelli di smartphone differenti. Una nuova era della fotosub naturalistica è già qui?

A cura della Redazione

[TS-VCSC-Lightbox-Image content_image=”16339″ content_image_size=”full” content_title=”Un momento dell’immersione” lightbox_effect=”fade” margin_bottom=”20″]

Una nuova era si profila all’orizzonte dell’immagine subacquea fotovideo. E forse non è neanche una prospettiva al limite della visibilità di quell’orizzonte. Più probabilmente è già qui. Almeno stando ai risultati inequivocabilmente lusinghieri di un sorprendente progetto tutt’ora in svolgimento a Siracusa. Basato su rivoluzionarie scafandrature da immersione nelle quali sono adattabili centinaia di modelli diversi di telefonini. Praticamente, tutti quelli sul mercato adesso. E che sono tutti dotati di foto-video camere interne ormai molto performanti. In questo modo se ne ricava un vero e proprio apparato da foto-video-ripresa subacquea, con cui è possibile realizzare splendide immagini anche in fondali profondi. Ne risulta un potenziamento smisurato della possibilità che moltissime più persone di prima, soprattutto giovani e giovanissimi, si appassionino all’opportunità di osservare il mare dal punto di vista documentale e naturalistico. Testimoni tecnologici – e sentinelle – a guardia della natura sotto le onde, che ha bisogno di essere protetta quanto e forse più di quella sopra. Ma andiamo con ordine per raccontare di questa iniziativa.

Il progetto “Se ascolti il Mare” prende il via già da marzo dell’anno in corso, allorché la sottoscrizione di un accordo a quattro sancisce una partnership virtuosa tra l’Istituto Superiore Liceo Scientifico “L. Einaudi” di Siracusa (firmataria la dirigente scolastica – preside – prof.ssa Celeste Teresella), l’AMP – Area Marina Protetta del Plemmirio (presidente Patrizia Maiorca!), l’Ente Fauna Marina del Mediterraneo (referente il dr. Sebastiano Bellomo) e l’associazione Club Sommozzatori Siracusa (presidente Emanuele Vitale), che consente di metterlo in pratica in ogni sua fase.

Si è così iniziato con lezioni in aula per ben 60 ragazzi delle tre classi 3Bs, 3Ds e 3Fs, coordinate dal prof. Vincenzo Marano e seguite dalle prof.sse Salvina Gallo e Gisella Buccheri di Scienze e dalle prof.sse Maria Rosa Motta e Antonella Greco di Filosofia; ciò all’interno d’un anno scolastico in cui è stato trattato il problema della plastica in mare; ma, per farlo, s’è avuto l’idea di fondo di una modalità originale e più adatta all’universo giovani: gli studenti hanno dato una loro interpretazione di questo problema realizzando delle foto autonomamente, con i loro smartphone.

Il progetto è proseguito per tutto il mese di Giugno e poi a Luglio e Agosto, prevedendo il conferimento ai giovani studenti del brevetto di immersione di 1° livello. Così ben 18 di loro si sono nel frattempo “diplomati” provetti subacquei, con qualifiche CONI-FIPSAS-CMAS a cura della Sezione provinciale FIPSAS di Siracusa…

Ed è a questo punto che l’impiego delle nuove scafandrature per smartphone di EasyDive – il cui illuminato titolare Fabio Benvenuti ne ha messe a disposizione per l’occasione ben 5, compresi una serie di accessori, tra cui perfino faretti dedicati – ha reso possibile che i ragazzi riuscissero a realizzare delle foto subacquee con i propri stessi cellulari, testimoniando così in prima persona – rilievi fotografici in mano – lo stato dei fondali che hanno visitato. Una sorta di “fotoreporter subacquei ambientali” sul campo!

Le migliori foto che sono state realizzate dai giovani faranno parte di una collezione fotografica per una mostra ad hoc che sarà realizzata verso la fine dell’anno 2021, nell’ambito del prossimo anno scolastico.

La soddisfazione di tutti in questo progetto – le cui uscite in mare stanno proseguendo attivamente tuttora e la mole d’immagini subacquee generate dai ragazzi con i loro smartphone scafandrati è diventata già enorme – è palpabile e l’entusiasmo alle stelle, anche nei membri dello staff, tra cui alcuni dei principali componenti di quella che è definibile come la prestigiosa “scuola Siracusana” di fotografia subacquea: Elio Nicosia, del club Talassocrate (lo storico circolo di Enzo Maiorca!); Sarò Parisi e Rita Rinaldi, del Club Sommozzatori Siracusa, il cui presidente Emanuele Vitale è tra gli ideatori di tutta la progettualità.

Ed è proprio con questa sua chiosa che possiamo concludere, dandovi appuntamento ai prossimi sviluppi della tematica, convinti come siamo che a breve ce ne saranno parecchi: «…credo si possa affermare senza timori di smentite che, come a suo tempo – peraltro una manciata di anni fa – la diffusione delle fotocamere compatte ha preso tanto terreno alle reflex, già oggi l’avvento degli smartphone per l’immersione, stando al fermento con cui va manifestandosi, eroderà molto spazio alle compatte. Ma di questo fenomeno va colto il senso positivo: nessun mezzo di comunicazione – perché la fotosub, nell’accezione moderna del termine, È comunicazione – ha mai soppiantato completamente quelli precedenti. Piuttosto, ha diversificato le opportunità, consentendo di ampliare moltissimo la base globale dei praticanti. Il Cinema si è forse mai sostituito completamente al Teatro? La televisione ha mai cancellato del tutto la radio? Il web ha mai fatto sparire del tutto i giornali e i libri di carta? No! Semplicemente, sono aumentati gli spettatori, in fasce differenziate, dedicate e talvolta anche sovrapposte. È un processo cross-mediale, di aggiunta, non di sottrazione di valori. Soprattutto per un giovane, lo smartphone è la finestra attraverso cui poter disporre sé stesso in rapporto con il mondo nella maniera più semplice, diretta e immediata: dunque è da quella finestra che possono essere veicolate molte cose, molte opportunità culturali, anche e specialmente educative

 

[NOTA BENE – Tutte le immagini che vedete nel servizio sono relative al progetto “Se ascolti il Mare” e tutte sono state realizzate con normali smart-phone scafandrati nelle apposite custodie stagne EasyDive.]

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