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Da martedì 5 giugno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente 2018, Y-40® The Deep Joy, la piscina più profonda del mondo, invita tutti a prendere parte a un’immersione davvero particolare: sotto la plastica!

La Redazione. Foto Y-40® The Deep Joy e Nico Cardin.

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Riesci a immaginare come si senta una tartaruga marina quando scambia una busta di plastica fluttuante per una succulenta medusa e per sbaglio se la ingoia? Forse questo è un po’ difficile e certamente sconsigliabile da simulare? Ok. Ma se ti accontenti di scoprire cosa provi un delfino a sfiorare la superficie del mare piena di pezzi di plastica o che effetto faccia trovarsi sott’acqua e accorgersi che il sole s’è spento perché quello strato di detriti galleggianti blocca il passaggio della luce, allora domani puoi recarti a Y-40® The Deep Joy, la piscina più profonda del mondo (com’è noto, ad Abano-Montegrotto Terme) giunta al suo 4° compleanno, e partecipare al Plastic Dive: l’immersione tra le plastiche!

Presso l’impianto entrato nel Guinness dei Primati per i suoi 42 metri di profondità è stata creata infatti un’installazione dimostrativa temporanea ricoprendo la superficie della piscina di bottiglie e di altri oggetti di plastica: un’idea provocatoria per simulare lo status dei mari del mondo di oggi.

Da martedì 5 giugno inizierà quindi una settimana di visite, nuotate e immersioni, che aiuterà a rendersi conto di come siano costrette a sopravvivere alcune forme di vita del mare e sottomarine. Bambini, ragazzi, famiglie, scuole e club, potranno sentire sulla propria pelle il tocco leggero delle bottiglie in galleggiamento, vedere l’oscuramento della luce data dalla coltre di plastica in superficie. Immergendosi, potranno entrare in una foresta di tubi, tra meduse e alghe composte da polimeri plastici.

L’intenzione è quella di avvicinare – tramite un’esperienza sensoriale – quanta più gente possibile al problema dell’inquinamento da materie plastiche, solo apparentemente lontano dal nostro quotidiano (basti pensare al dramma delle microplastiche che, com’è stato osservato e dimostrato già da anni, attraverso lo zooplancton entrano a far parte della catena alimentare e finiscono per tornare sulla nostra tavola con il pesce di cui ci nutriamo…).

L’esposizione sarà visibile a tutti dal tunnel subacqueo trasparente che attraversa la piscina a – 5 metri di profondità e l’ingresso è libero.​

Famosi personaggi e campioni legati al mondo acquatico e subacqueo, in primis Umberto Pelizzari, nonché – come si vede dalle foto – Rossano Galtarossa, Antonio Mogavero e Sahica Ercümen, hanno già fatto da apripista anticipati come testimonial per un tuffo nella curiosa e inquietante situazione ricreata presso Y-40.

Tra le molte iniziative collaterali che testimoniano il livello di sensibilizzazione raggiunto sull’argomento, segnaliamo sempre a Abano-Montegrotto Terme, giovedì 7 giugno, anche la Conferenza su “La scienza della plastica”, con l’intervento di Paola Del Negro, 1° ricercatore OGS Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale di Trieste; e su “Storia delle isole di plastica”, con intervento di Roberto Bolelli, presidente di Trieste Sommersa Diving e patron della manifestazione ormai alle porte “Mare Nordest”.

Rispetto anzi a quest’ultimo evento di MareNordest, di cui pubblichiamo nelle prossime ore in altro apposito articolo tutto il programma in dettaglio, l’iniziativa della Y-40 rappresenta di fatto un ideale passaggio del testimone circa l’argomento della dispersione delle plastiche in mare.

Non a caso, domenica 10 giugno Y-40® Training club restituirà il favore della visita partecipando a sua volta all’iniziativa di pulizia del fondale del Porto di Trieste denominata 4^ Operazione Clean Water e organizzata proprio da Mare Nordest.

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