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L’ultima settimana di gennaio si è svolto a Dusseldorf, in Germania, il Boot, il più importante salone nautico d’Europa. E c’era anche la grande subacquea.

Di Virginia Salzedo

[TS-VCSC-Lightbox-Image content_image=”13202″ content_image_size=”full” content_title=”La subacquea al Boot di Dusseldorf” lightbox_effect=”fade” margin_bottom=”20″]

Con i suoi 220.000 metri quadrati, suddivisi in 17 padiglioni coperti, ha fatto sognare migliaia di appassionati di sport acquatici che l’hanno visitato.
Circa 1800 espositori, provenienti da 60 diversi paesi del mondo, hanno messo in bella mostra qualunque tipo di prodotto legato in qualche maniera all’acqua.
La cosa che colpisce è proprio l’incredibile varietà di prodotti esposti, da lussuosissimi yacht lunghi quasi quaranta metri, a case galleggianti, a motoscafi, a gommoni, a kayak, a surf, a barche a vela di qualunque tipo e prezzo, fino ad arrivare a piccoli accessori nautici, al vestiario ed ai pacchetti turistici.
Impressiona vedere tanti cartelli sulle imbarcazioni lussuose con la scritta “venduto” ed immaginarsi che forse, per qualcuno, quel giorno è iniziata una nuova vita, un nuovo sogno, una nuova avventura legata al mare.
Il padiglione tre era interamente riservato alla subacquea, con centinaia di operatori del settore che avevano letteralmente riempito ogni spazio disponibile.
C’erano le più importanti ditte di prodotti subacquei ma anche tantissimi negozi con banconi strapieni di ogni tipo di accessorio subacqueo che vendevano direttamente ai visitatori.
In alcuni momenti si faceva fatica a passare tra gli stand, tanta era la folla presente in fiera. In particolare negli ultimi due giorni dal momento che molti espositori scontavano i prodotti che non avevano venduto durante la fiera e così il pubblico si accalcava con la speranza di fare qualche buon affare.
Tanti anche i diving da tutto il mondo presenti al Boot che, per l’occasione, proponevano viaggi con immersioni da sogno a prezzi particolarmente scontati.
La zona centrale del padiglione dedicato alla subacquea era attrezzata con delle vasche simili a grandi acquari, dove la gente poteva provare l’emozione dell’immersione o testare dei nuovi prodotti.

Un grande palco accoglieva spettacoli, conferenze e show vari, dove il tema dominante era sempre e comunque il mondo sottomarino.
Tanti i produttori italiani presenti a Dusseldorf, tra questi la Mares che ha dato molto spazio alla sua nuova linea “XR” per subacquei tecnici ed al rebreather Revo/Mares.
Sicuramente questa nuova strategia di mercato della Mares favorirà in breve tempo una grande diffusione ed un conseguente abbassamento dei prezzi dei prodotti tecnici, seguito da una larga proposta di corsi didattici SSI (agenzia didattica della stessa proprietà Mares) sia tecnici che per circuiti chiusi, rendendo così accessibile ad un grande pubblico ciò che fino a poco fa era riservato solo ad una ristretta categoria di subacquei.

Tra le eccellenze italiane presenti in fiera non poteva mancare la piscina più profonda al mondo, la Y-40 con sede a Montegrotto Terme.
Presenti anche alcuni diving che operano in diverse regioni italiane, dalla Calabria con il Megale Hellas Diving Center, alla Sardegna, con l’ Air Sub di Villasimius ed il Tavolara Diving, fino ad arrivare all’Isola del Giglio con il Deep Blu Diving.
Il padiglione numero 4 era per metà dedicato alla fotografia subacquea con due espositori italiani presenti in fiera, Fabio Benvenuti con le custodie Easy Dive e i braccetti in carbonio Carbonarm ed Elisa Isotta con le sue mitiche custodie rosse Isotecnic.
Il geniale Fabio Benvenuti proponeva una novità assoluta sul mercato, la Leo3 smart, l’unica custodia subacquea universale al mondo con tasti touch screen compatibile con tutti i modelli di smarthphone presenti sul mercato, iOS ed Android, operativa fino a 150 metri di profondità e che può essere accessoriata con degli illuminatori subacquei.
Sempre allo stand Easy Dive troviamo le Leo3 e Leo 3Wii custodie universali per fotocamere reflex e mirrorless che hanno la caratteristica di poter funzionare con qualunque tipo di fotocamera. Infine i prodotti Carbonarm, braccetti ed accessori in leggera e resistente fibra di carbonio per custodie subacquee.
Spostandoci di pochi metri Elisa Isotta propone custodie in alluminio dedicate alle più importanti marche di fotocamere sul mercato.
Le novità per Isotecnic sono la custodia per la nuovissima Nikon D850, fotocamera reflex professionale di fascia alta con sensore full frame da 45.7 megapixels, e la custodia per la nuova GoPro Hero6.

Madrina eccezionale allo stand di Elisa Isotta la nota e bella fotografa americana Amanda Cotton che usa le custodie Isotecnic per le sue magnifiche spedizioni in giro per il mondo.
Amanda gira tutti i mari del mondo fotografando per varie riviste come il National Geographic e si occupa di salvaguardia del mare
dall’inquinamento delle plastiche e collabora con il “mito” della fotografia d’avventura Amos Nachoum alle spedizioni fotografiche alla ricerca dei grandi animali come orsi polari, orche, balene, squali ed anaconda.
Infine in Germania ha sventolato, ancora una volta, la bandiera italiana per il concorso fotografico “World Shootout”, il più importante contest di fotografia subacquea che si svolge al mondo, con un montepremi che si avvicina ai 100.000 $.
L’italiano Franco Tulli si aggiudica il “Best in the show” con uno scatto di un Coconut Octopus fatto a Lembeh, in Indonesia. La foto riprende il comportamento particolare di questo piccolo polpo, che utilizza le valve della conchiglia come una casa, portandola appresso nei suoi spostamenti.
Franco dedica questa meravigliosa vittoria a sua madre, che è venuta a mancare proprio nei giorni del Boot e, a causa di ciò, non è potuto essere presente alla cerimonia di premiazione.
Altro italiano a primeggiare è il senese Filippo Borghi, con una delicatissima immagine, con la quale si aggiudica la categoria macro, di un piccolo di Scyliorhinus canicula, comunemente chiamato gattuccio, che rompe la membrana del suo uovo e comincia la sua difficile vita nel nostro mar Mediterraneo. Sempre Borghi, con un portfolio di tre immagini rappresentanti la vita del gattuccio, vince il secondo posto nella categoria squali.
Massimo Giorgetta, invece, si porta a casa un secondo posto nella categoria Fish & Fashion con una serie di tre immagini creative scattate nella piscina Y-40. Per realizzare due di questi scatti è stato affiancato dalla squadra del Vicenza calcio.
La vittoria più importante, se non altro per il montepremi del valore di 30.000$, è andata alla squadra italiana formata dai fotografi Pietro Cremone, Marcello Di Francesco e Massimo Zannini che, con un portfolio di due foto a testa, si sono aggiudicati il premio “Underwater Photography Global Championship 2017”.
Bellissime le loro immagini che immortalano uno squalo balena e dei leoni marini a La Paz in Messico, una medusa partenopea e un cucciolo di salamandra ripreso in acque lacustri italiane.
Il Boot infondo è sempre anche un’ottima occasione per visitare la bella città di Duesseldorf che si affaccia sul Reno, per mangiare lo stinco e bere una buona birra tedesca in compagnia di tanti amici del mare.

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