Ecco la cronaca dell’indimenticabile serata di commemorazione dei caduti del sommergibile Sebastiano Veniero a novant’anni dall’affondamento. Con il video inedito.
Di Romano Barluzzi. Foto: Daniele Tibullo. Video: Club Sommozzatori Siracusa
Ricchissima di contenuti s’è rivelata l’annunciata iniziativa di rievocare in un unico evento fatto di conversazioni in pubblico la vicenda del sommergibile Sebastiano Veniero. L’incontro rivolto a tutti s’è tenuto presso i locali della Capitaneria di Porto di Siracusa, nella bella cornice del suo stesso atrio, per l’occasione letteralmente gremito di intervenuti.
Si è dato il via ai lavori con una presentazione generale della serata, un sommario degli interventi che si sarebbero succeduti e naturalmente il saluto del Comandante Domenico La Tella agli ospiti.
Il secondo saluto è stato quello del referente provinciale dell’Associazione culturale Lamba Doria, l’Avv. Salvatore Piccione.
Guido Capraro, co-autore con Leonardo Lodato del libro edito da La Mandragora dal titolo “Un’avventura chiamata Veniero – Storie di uomini e di navi”, ha subito dopo introdotto il primo video, una sorta di documentario delle immersioni svolte sul relitto del sommergibile 10 anni fa dal gruppo subacqueo UltraDive Team. Nel documentario viene ripercorsa la storia “moderna” del relitto, dal suo ritrovamento alla sua identificazione (quest’ultima a cura di Enzo Maiorca nel 1993) al largo di Capo Passero (Siracusa).
E’ stata quindi la volta dell’Avv. Antonello Forestiere che, da esperto e responsabile del Museo della Piazzaforte di Augusta, ha compiuto un edotto, appassionato e appassionante inquadramento storico dei giorni del Veniero e delle incredibili circostanze che condussero – più o meno “fatalmente” – al suo affondamento il 26 agosto del 1925, esattamente 90 anni fa, essendo stato speronato da un mercantile (il Capena) lì per lì rivelatosi ignaro di quant’era accaduto.
Immediatamente dopo, ecco una testimonianza di genere completamente diverso ma altrettanto significativa oltreché sorprendente: ha parlato ai microfoni il sig. Antonio Reitano, nipote e omonimo di uno dei 48 imbarcati sul sottomarino che vi persero la vita!
A questo punto, il Sottocapo Francesca Samperi ha dato lettura dei nomi delle 48 vittime, scandendoli uno ad uno in un crescendo di emozione che ha pervaso tutti, culminato nell’esecuzione alla tromba del “Silenzio fuori ordinanza”, una magica sorpresa a opera del maestro Enzo Tiné, le cui note ci hanno accompagnato fino alla recita della Preghiera del Marinaio.
Ma il vero apice della serata si è raggiunto con il secondo video in programma, dal titolo “Novant’anni di Veniero”, composto dal Club Sommozzatori Siracusa con le immagini inedite girate pochissimi giorni fa da un’altra squadra di subacquei che hanno raggiunto di nuovo il relitto del sommergibile in immersione autorizzata a 10 anni di distanza dal precedente filmato e a 90 dall’affondamento: un ideale ieri e oggi che è servito sia da raffronto documentale sia da raccordo emozionale, in grado di esprimere in immagini e musiche meglio di qualsiasi parola l’aspettativa di continuità del ricordo che si intende garantire ai resti e alla vicenda del Veniero, oggi sacrario alla memoria sul fondo del mare.
I vari momenti dell’iniziativa sono stati arricchiti anche da svariati altri interventi, come ad esempio quello di Roberto Bolelli, in rappresentanza di TSD Trieste Sommersa Diving (organizzatrice della fiera Mare NordEst), un simbolico ponte tra genti e regioni d’Italia distanti, un singolare parallelo con quanto avveniva – e avviene – per le persone imbarcate sui battelli sommergibili.
In chiusura, non poteva mancare un momento cerimoniale, altrettanto toccante: la consegna al Comandate della Capitaneria di Porto di Siracusa da parte di Guido Capraro della bandiera italiana che era stata dispiegata in immersione sul relitto pochi giorni fa (con implicito riferimento anche al 150° anno dalla fondazione del corpo delle Capitanerie di Porto); la consegna di una targa sempre al Comando della Capitaneria di Porto di Siracusa, ricevente il Comandante in 2^ Ernesto Cataldi; una seconda targa consegnata dal Presidente del Club Sommozzatori Siracusa Emanuele Vitale sempre al Comandante in 2^ Ernesto Cataldi ma in questo caso per il suo fattivo coinvolgimento personale nell’organizzazione e in tutto il dietro le quinte dell’evento.
Una menzione particolare troviamo giusto farla di un accaduto del tutto imprevisto che già di per se è in grado di tracciare il tenore dell’iniziativa: a sorpresa, con un gesto di assoluta spontaneità, il Comandante Domenico La Tella ha ritenuto di dover affidare la custodia della bandiera italiana che – citando le sue stesse parole – “aveva da poco accarezzato il relitto del Veniero” direttamente al sig. Antonio Reitano, lì presente, l’omonimo nipote di uno degli eroi del sommergibile.
Questo l’elenco nominativo delle 48 anime, oggi custodi del Sebastiano Veniero:
Paolo Vandone
Goffredo Cionni
Alberto Lamaro
Primo Bianchini
Rosario Accordi
Giuseppe Pillo
Adolfo Mascolo
Carmine Meluccio
Giovanni Ghio
Alberto Salvi
Enrico Pavone
Ernesto Negrari
Giuseppe Ricca
Pasquale De Rosa
Giuseppe Pecoraro
Francesco Mancino
Vittorio Cortiglia
Giuseppe Bellemo
Michele Di Meglio
Sirio Gualdo
Alfredo Marconi
Manlio Trastullo
Romeo D’Eustacchio
Franco Crismancic
Pietro Parodi
Aldo Di Trapani
Vincenzo Calatto
Nicola Rotella
Giovanni Pailore
Ettore Ponte
Walter Cipolloni
Sebastiano Saraceno
Corrado Salomone
Umberto Cocchi
Giuseppe Gallo
Aldo Colonna
Antonio Reitano
Luigi Zoli
Lorenzo Piana
Giovanni Generario
Leonardo Amoretti
Luigi Rolando
Giacomo Ghiglione
Giacinto Capellini
Orlando Orlandini
Adolfo Savio
Vittorio Bovolenta
Luigi Saracino
3 Comments
Bono Franco
Bravi ragazzi,
mi congratulo, mi ha fatto venire la pelle d’oca!
Grazie, F.
Edoardo Nattelli
Grazie Franco,
per me è stata un’esperienza unica e toccante.
Rimarrà per sempre nel mio cuore e di tutti quelli che hanno partecipato a questa commemorazione: Emanuele, Francesco, Guido, Roberto, Romano, Stefano e il sottoscritto.
Buone bolle a tutti.
Franco Capodarte
Toccante articolo sugli eroi del Veniero e sui sentimenti
puri degli uomini di mare che hanno partecipato alla cerimonia. Ci fa bene in questi momenti sentirsi uniti nel ricordo di chi al mare ha dato la vita.
(Franco Capodarte)