Warning: Trying to access array offset on value of type bool in /customers/0/2/4/serialdiver.com/httpd.www/ita/wp-content/themes/bazinga/theme-specific/theme-tags.php on line 453

Arrivo a La Paz e prime immersioni.

Di Francesca Romana Reinero

[TS-VCSC-Lightbox-Image content_image=”12556″ content_image_size=”full” content_title=”Squadra Azzurra” lightbox_effect=”fade” margin_bottom=”20″ el_file=””]

Il 16 ° Campionato mondiale di fotografia subacquea è ormai alle porte. La nazionale italiana è carica più che mai e preparata per realizzare i migliori scatti per figurare al massimo in questa competizione. La località scelta quest’anno per il campionato è La Paz in Messico, cittadina che si affaccia sul Mare di Cortez, nota ai subacquei per i meravigliosi incontri che si possono fare con gli squali balena, i leoni marini, le megattere e gli squali martello. La partenza per il Messico è avvenuta l’11 novembre quando la squadra azzurra, formata dai fotografi Francesco Visintin, Stefano Proakis, dalle modelle Francesca Reinero e Isabella Furfaro e dal tecnico federale Michele Davino (il c.t. Mario Genovesi raggiungerà la squadra in un secondo tempo), si è incontrata all’aeroporto di Roma Fiumicino e, dopo un breve scalo a Parigi e a Città del Messico, ha raggiunto finalmente La Paz alle 8 di mattina del giorno seguente.
Il caldo e la stanchezza del viaggio iniziano già a farsi sentire e ad attenderli all’uscita dell’Aeroporto di La Paz c’è Giselle, responsabile turistica del Diving Center Carey. Dopo aver scaricato tutte le attrezzature al diving, la squadra raggiunge finalmente l’albergo per un meritato riposo. Il giorno seguente ha inizio l’allenamento e le prime due immersioni si svolgono in due dei campi gara previsti nel campionato, il relitto Ferry Salvatierra e il reef di Swanne, entrambi a 45 minuti di distanza dal porto di La Paz. Durante la prima immersione al ferry Salvatierra, i fotografi e le modelle raccolgono numerosi scatti della fauna marina che sovrasta il relitto, insinuandosi tra le eliche incrostate dai micro e macrorganismi e i resti di questa imbarcazione. Ad accoglierli invece al secondo sito, il reef Swanne, c’è un simpatico gruppo di leoni marini che, indifferenti della loro presenza, prendono il sole supini. Durante l’immersione lungo questo reef tropicale, luogo dove si è schiantato tra l’altro il Ferry Salvatierra, il team ha il piacere di incontrare un leone marino che in apnea rincorre e caccia branchi di piccoli pesci, divertendosi a guizzare come un fulmine davanti alle loro macchine fotografiche. Così si conclude la prima giornata di allenamento, intensa sicuramente ma già ricca di emozioni!
A domani.

Lascia un Commento