«Da tempo ci pensavo. Ormai in quasi tutti i tuffi, o sulla barca o al diving, ne vedevo sempre.
Sto parlando del “rebreather” (letteralmente “ri-respiratore”, a indicare la sua natura di circuito chiuso, insomma “a ricircolo” del gas respiratorio) che per comodità d’ora in avanti chiamerò “Reb”.
Così dopo tanto pensarci ho preso al volo l’occasione che si è presentata sabato 23 settembre a Levanto (GE) presso il Lisca Diving e soprattutto il fatto che a condurre la prova ci sarebbe stata Beatrice Rivoira che, oltre a essere biologa marina e ovviamente eccellente subacquea, è anche istruttrice dei Reb della VMS.
In questa giornata c’era la presentazione dell’apparecchiatura e veniva data l’opportunità di provare in acqua il nuovo Sentinel Redhead illustrato come il CCR più avanzato del mercato; infatti questa nuova macchina ha un sistema di controllo della PO2 all’avanguardia ed è tra le poche ad avere il sensore per il controllo della CO2…e qui mi fermo perché, nonostante abbia letto molto sui Reb, non mi sento in grado di poter dare altre informazioni, a parte quella che tutti i sub più o meno evoluti sanno oppure intuiscono e cioè che il Reb ha cambiato il modo di andare in acqua di chi lo usa in quanto dà tempi d’immersione che il circuito aperto si scorda, impiega una best mix (migliore miscela respiratoria) in qualsiasi momento e quindi tempi di deco ridotti…inoltre la macchina, a differenza di quanto molti pensano, può essere usata anche a pochi metri, ci si può inserire aria normale (come nelle normali bombole) oppure miscela Trimix ecc…
Arrivata al diving di buon’ora mi sono messa a disposizione di Beatrice assieme all’altro diver pure lui interessato alla prova.
Beatrice ci ha fatto un briefing molto efficace che partiva dallo spiegarci in cosa consisteva la macchina, il suo cuore elettronico, i suoi pregi e infine l’accostamento vero e proprio nell’indossarlo e iniziare a respirare.
Incredibile come la sequenza dei controlli prima dell’entrata in acqua sia gestita dal computer che fa apparire sullo schermo passo dopo passo tutto quello che c’è da controllare, se qualcosa non va oppure il sub si ferma la macchina si blocca o riparte daccapo.
Bene, alla fine, quando Beatrice ha giudicato che ne sapevamo a sufficienza, ci siamo vestiti e indossate le stagne siamo andati alla barca che ci ha portato in un’insenatura lì vicino dove avremmo effettuato la prova. Lo stato del mare era perfetto anche se fuori minacciava pioggia…
Anch’io sono un vecchio subacqueo che ha iniziato nel 1972 come Giulia, per me la parte piu interessante della subacquea sono le tecniche d’immersione, è sempre stato così, anche da ragazzo, ed è per questo che ho iniziato molti anni fa ad occuparmi di rebs e ad insegnare molti modelli diversi.
Sono contento che Giulia abbia fatto questa bella esperienza, ma soprattutto che l’abbia fatta con una macchina seria: ce ne sono solo tre o quattro.
Oggi il rischio del reb è quello di cadere in mano a persone che ti consigliano una macchina sbagliata, vuoi perchè convinti che lo sia in base a condiderazioni sbagliate, vuoi perchè il consiglio sia dettato da interessi personali economici e questa ormai è diventata una pessima norma.
Quindi complimenti a Fiorella e a Beatrice la cui serietà in materia è indiscussa.
Sono molte le caratteristiche che posizionano questo rebreather all’avanguardia, dal punto di vista dell’utilizzo ma soprattutto dal punto di vista della sicurezza con dispositivi atti ad evitare l’errore umano, che è sempre in agguato malgrado tutta l’esperienza che si possa aver accumulato.
Mi auguro che Fiorella possa continuare il suo percorso nel mondo dei rebs.
Brava Fiorella,
come ci siamo sempre detti, imparare è un processo continuo e migliorare nella propria passione ci porta ad essere sempre entusiasti!
Il corso è fondamentale e non bisogna cadere in mani di persone che scrivono ma non vanno in acqua da anni, oppure da istruttori poco aggiornati ed ancorati a vecchi miti anni ’70!
Le macchine se munite di certificazione CE sono sicure, ma un corso serio e una instancabile curiosità sono fondamentali per divertirti in sicurezza. Complimenti quindi e continua così!
Grazie Yme per le parole di apprezzamento… Nel mio caso credo che l’istruttore sia tra i migliori perchè si tratta di Beatrice Rivoira che penso tu conosci… E’ una bravissima subacquea, un’ottima istruttrice, e perchè no anche un’amica… Per il momento ho fatto una prova… vedremo piu’ avanti…